La direttrice artistica Irena Waliczenka è nata a Vilnius, in Lituania, in una famiglia polacco-lituana di artisti e musicisti. L’ambiente culturale è ricco di tradizioni e oltremodo stimolante. Vivendo a Danzica, a tre anni viene portata all'Opera a vedere il balletto "Il lago dei cigni" che scatena in lei la passione per la danza. Nonostante la ancor troppo giovane età, viene accettata in una scuola, dove può esaudire il suo desiderio nascente e coltivare il suo precoce talento.
A nove anni passa eccellentemente l'esame d'ammissione all'Accademia di Danza della città, selezionata assieme ad un'altra ventina di bambini e bambine, tra oltre mille aspiranti. Dopo i primi anni di lavoro preparatorio, durante le ultime classi entra a far parte della troupe del teatro e si esibisce nei più importanti balletti classici, come "Il lago dei cigni", "La Bayadera", "Giselle" , "Chopiniana", "Lo schiaccianoci", "La Bella Addormentata" e "Coppelia" (giusto per nominarne alcuni).
Dopo essersi diplomata all’Accademia, viaggia in gran parte dell'Europa con la compagnia di Danzica, che propone vari tipi di balletti classici, ma anche contemporanei. Grazie ad una tournée in Italia si innamora del Bel Paese e si trasferisce a Treviso. Comincia anche a trasmettere la sua passione per la danza, richiesta come insegnante da varie scuole nel nord-est d'Italia. Non smette però di ballare, entrando a far parte di un gruppo creatosi in una delle scuole, con proposte di coreografie moderne e pezzi presi dai più famosi balletti classici, esibendosi in vari teatri del Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia. Il destino, con la creazione della nuova famiglia italiana, sancisce definitivamente la sua presenza in Lombardia dove negli ultimi anni si è trasferita e dove ha continuato sia ad insegnare che a esercitarsi.
La stabilità della sua situazione le permette oggi di gestire come direttrice artistica una scuola di danza, dove possa trasferire la sua ricca esperienza di artista e di insegnante, nel perseguire gli obiettivi e la tradizione della scuola russa e nel trasmetterli alle nuove generazioni e cioè
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